NOW WHAT?

NOW WHAT?

Corre in tutto il vano scale di Casa Trentini, snodo centrale della struttura, l’opera di Francesco Simeti dal titolo Now What? L’artista trasporta con la sua opera in un paesaggio fantastico in cui piante e fiori avvolgono lo spazio in un tripudio di vegetazione dall’aspetto invitante ma che osservata con attenzione nasconde delle anomalie.

Estrapolati da vecchi libri di fiori di montagna gli elementi naturali sono riproposti sovradimensionati, ingigantiti al punto da trasformare un possibile giardino in una giungla irreale. Dietro alla bellezza apparente appaiono occhi preoccupati. Sono gli occhi del mondo animale che impaurito guarda il nostro agire nei confronti della natura, occhi che si confondono con la vegetazione, ombre nell’oscurità che ci ricordano le nostre responsabilità e che non siamo soli. Nell’opera di Francesco Simeti un suadente senso estetico nasconde una lettura più profonda, più cruda, un monito alla nostra società verso la devastazione ambientale e sociale che stiamo procurando e che mascheriamo dietro a false apparenze. Un messaggio nascosto che bisogna cercare con attenzione e che ci invita a non fermarsi in superficie. L’opera Now What? è un modulo che si ripete creando un pattern floreale dai colori caldi, dal raffinato senso estetico e da una precisa costruzione formale. Simeti è stato uno dei primi artisti in Italia ad aver utilizzato il wallpaper come cifra stilistica e ad averlo tradotto in opera d’arte.


FRANCESCO SIMETI

Francesco Simeti (1968, Palermo) è un artista conosciuto per le sue installazioni site-specific che presentano scene esteticamente affascinanti che ad uno sguardo più attento rivelano contesti più complessi. Simeti si appropria di immagini tratte da quotidiani e riviste sollevando domande sulla vera natura e il ruolo che questo immaginario ha nella società contemporanea. L’arte pubblica ha un ruolo fondamentale nella sua pratica artistica. Negli Stati Uniti ha lavorato a progetti commissionati da Percent for Art e Public Art for Public Schools a New York, il Multnomah county in Oregon e ha realizzato installazioni permanenti per le metropolitane a Brooklyn e Chicago. In Italya ha collaborato con atitolo per il programma Nuovi Committenti e nel 2021 per questo progetto ha realizzato un’installazione presso Casa Giglio a Torino.

Attualmente sta lavorando a un progetto d’arte pubblica per la Los Angeles Metro.

Tra le sue mostre personali: XNL, Piacenza (2022), Francesca Minini, Milano (2021), Assembly Room, New York, (2019), Open Source Gallery, New York (2017), Galleria d’Arte Moderna, Palermo (2012), Artists Space, New York (2009). Le sue opere sono state presentate in occasione di mostre collettive tra cui: The Withworth, Manchester (2023-2024), Pera Museum, Istanbul (2023 – 2024), MAO, Torino (2023), PAC, MIlano (2022), MACTE, Termoli (2022), Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY, (2020);,Museo Civico di Castelbuono, Palermo (2019), ICA Singapore (2017), Palazzo Reale, Milan (2016) and Castello di Rivoli Museum of Contemporary Art, Turin (2014). Ha esposto alla Triennale di Milano (2014 e 2013).

Alcune sue opere sono parte della collezione d’arte contemporanea della Fondazione Luigi Rovati di Milano; Museo del Novecento, Milano; Victoria & Albert Museum, Londra; Philadelphia Museum of Art, Philadelphia.

Vive e lavora a New York. È rappresentato dalla galleria Francesca Minini di Milano.